Conoscere la lingua italiana rappresenta il primo step nel percorso di integrazione dei migranti. Parlare l’italiano è il biglietto da visita per uno straniero che vuole vivere, studiare, o lavorare in Italia.
Data l’importanza dell’apprendimento della lingua italiana, il Portale Integrazione Migranti ha realizzato una raccolta di corsi on line, siti web, social network, app, giochi e prove di test utili a questo scopo.
Questi strumenti, gratuiti e liberamente accessibili, consentono agli utenti di svolgere attività linguistiche in maniera autonoma, di auto-valutare il proprio apprendimento attraverso esercizi e giochi interattivi, di interrompere e riprendere il proprio percorso dove, quando e per quanto tempo lo desiderano. Sono adatti a chi vuole imparare l’italiano, ma ha poco tempo o non può frequentare un corso di lingua. Sono utili anche per chi deve sostenere l’esame di lingua italiana e ha bisogno di esercitarsi.
Per inviare osservazioni, commenti o segnalare altri strumenti gratuiti utili, è possibile scrivere al seguente indirizzo e-mail: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it.
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Il permesso di soggiorno per motivi familiari è rilasciato in base all’artico 30 del D.lgs. n. 286/98 (Testo Unico Immigrazione):
a) allo straniero che ha fatto ingresso in Italia con visto per motivi familiari, ottenuto grazie al rilascio del nulla-osta per ricongiungimento familiare, per familiare al seguito, ovvero per ricongiungimento al figlio minore;
b) allo straniero regolarmente soggiornante ad altro titolo da almeno un anno che abbia contratto matrimonio con un cittadino italiano, dell'Unione Europea, o straniero regolarmente soggiornante;
c) allo straniero già in possesso di una qualunque tipologia di permesso di soggiorno valido, in possesso dei requisiti per il ricongiungimento con un cittadino straniero regolarmente soggiornante. In questo caso il permesso prima posseduto può essere convertito in un permesso di soggiorno per motivi familiari. La conversione può essere richiesta entro un anno dalla data di scadenza del titolo di soggiorno originariamente posseduto dal familiare
d) al familiare straniero di un rifugiato, anche se non in possesso di un valido permesso di soggiorno.
d) a genitore straniero anche naturale di minore italiano residente in Italia.
Il titolo di soggiorno rilasciato per motivi familiari, ha come premessa fondamentale la convivenza.
A cosa da diritto il permesso di soggiorno per motivi familiari? E’ possibile lavorare?
Il permesso di soggiorno per motivi familiari ha la stessa durata del permesso di soggiorno del familiare con cui ci si ricongiunge ed è rinnovabile insieme a quest'ultimo (articolo 30, comma 3, TUI). Il permesso di soggiorno per motivi familiari consente l'accesso ai servizi assistenziali, l'iscrizione a corsi di studio o di formazione professionale, l'iscrizione alle liste di disponibilità al lavoro e lo svolgimento di lavoro subordinato o autonomo.
Cosa succede in caso di morte del familiare che ha permesso il ricongiungimento? E in caso di scioglimento del matrimonio?
In caso di morte del familiare che ha permesso il ricongiungimento, così come nel caso di separazione legale, divorzio o scioglimento del matrimonio, il permesso di soggiorno per motivi familiari può essere convertito in un permesso per lavoro subordinato, per lavoro autonomo, per studio (articolo 30, comma 5, TUI) o per attesa occupazione, in presenza dei requisiti richiesti.
Se da una parte quindi la pronuncia della separazione, facendo venir meno l'elemento della convivenza, fa venir meno lo stesso presupposto che legittima il possesso di un permesso per motivi familiari, dall’altra la legge permette allo straniero che si trovi in fase di separazione di trasformare il proprio permesso in un permesso di altro tipo . La norma stabilisce quindi che in caso di separazione legale, divorzio o di annullamento del matrimonio il permesso di soggiorno per motivi familiari possa diventare un permesso per lavoro subordinato, per lavoro autonomo o per studio.
Come si converte il permesso di soggiorno per motivi familiari?
In caso di morte del familiare che ha permesso il ricongiungimento, così come nel caso di separazione, la conversione del permesso di soggiorno per motivi familiari non è automatica, ma deve essere richiesta dal cittadino straniero.. Quindi dovrà essere lo straniero, dopo la separazione e con la fine della convivenza, a richiedere la conversione del proprio permesso da motivi familiari ad altro tipo di permesso. La domanda di conversione va presentata attraverso l’apposito kit permesso di soggiorno disponibile presso gli uffici postali, con l’allegazione di tutta la documentazione necessaria per la conversione del titolo di soggiorno (es. da motivi familiari a quello per lavoro subordinato e/o per attesa di occupazione).
Infine, è utile ricordare che se il matrimonio è stato celebrato in Italia bisognerà procedere con la procedura di separazione e/o divorzio secondo la legge italiana.
Qualora il matrimonio è stato celebrato all’estero sarà necessario verificare le leggi dei paesi di entrambe i coniugi ed i criteri di prevalenza sulla determinazione del Tribunale competente e della legge applicabile al caso concreto anche secondo le regole del diritto internazionale privato.
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Dopo il terremoto nella notte fra 8 e 9 settembre, diverse organizzazioni stanno attivando raccolte fondi per supportare la macchina degli aiuti. Ne segnaliamo qui alcune di provata affidabilità
- Croce Rossa Italiana, Caritas Italiana e UNICEF hanno deciso di unire gli sforzi per raccogliere fondi necessari per garantire agli uffici sul campo di portare avanti e rafforzare gli aiuti alla popolazione, ed in particolare alle famiglie e ai bambini, e sostenere il recupero nel medio-lungo periodo. La campagna è sostenuta anche dalla RAI. Informazioni qui
- Islamic relief Italia ha attivato una raccolta fondi. Islamic Relief è un ente umanitario e di cooperazione di ispirazione religiosa, nata nel Regno Unito nel 1984 e presente in 45 paesi. I dati per la raccolta fondi sono disponibili nell'immagine
- ISCOS Marche, organizzazione no-profit promossa dalla CISL, sta intensificando i suoi sforzi per portare aiuto alle comunità colpite dal terremoto. Informazioni qui
- SOS Missionario (San Benedetto del Tronto) lancia un appello urgente per una raccolta straordinaria di offerte da inviare direttamente alla Diocesi di Rabat. Informazioni qui
Nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 settembre un violento terremoto di magnitudo 7.0 ha colpito il Marocco nella Regione dell’Atlante.
L’Ambasciata di Rabat e il Consolato Generale di Casablanca, insieme all’Unità di Crisi e al Consolato Onorario di Marrakech, si sono sin da subito attivati per fornire assistenza, in stretto contatto con le autorità marocchine, ai connazionali presenti nell’area interessata dal sisma.
Il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani è stato tenuto costantemente aggiornato sugli sviluppi della situazione sin dai primi momenti. “Invito gli italiani attualmente presenti nel Paese e non in possesso di biglietto aereo a evitare di dirigersi all’aeroporto di Marrakech, stante la congestione dello scalo, dove è in ogni caso operativa una cellula del Consolato Onorario di Marrakech raggiungibile al numero telefonico +21 2666342080. Per chi avesse necessità di rientrare immediatamente in Italia suggerisco di verificare anche i voli in partenza dagli Aeroporti di Rabat e Casablanca, regolarmente operativi.”
Nel ribadire la vicinanza del Governo italiano al popolo marocchino colpito dal sisma, il Vicepremier ha confermato la disponibilità della Protezione Civile italiana, in raccordo con la Protezione Civile dell’Unione Europea, a fornire tutto il supporto possibile alle autorità marocchine, ove richiesto.
La Farnesina continua a monitorare attentamente l’evolversi della situazione e esorta i concittadini presenti nel Paese a segnalare eventuali emergenze o difficoltà all’Ambasciata di Rabat (tel: +21 2537219730, cell. +212661221324), al Consolato Generale di Casablanca (tel: +21 2522437070, cell. +212661217332) e all’Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (tel: +39 0636225)
Fonte: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Il 7 e l’8 settembre 2023 CVM torna a Senigallia per la XVII Edizione del consueto Seminario di Educazione alla Cittadinanza Globale rivolto a docenti ed educatori. L’iniziativa è promossa da Marche Solidali, Comune di Senigallia, Regione Marche, Liceo Medi, Loescher Editore e Università per la Pace.
Quest’anno il tema centrale dell’evento ruoterà attorno al disagio che sta attraversando la scuola in questo periodo storico post-pandemia, reso ancor più inquietante dalla guerra in Europa e dalle anacronistiche rivendicazioni sovraniste, per cui è richiesta una inevitabile trasformazione.
L’intento è quello di sostenere i docenti nella necessità di rinnovare saperi e metodi volti a evitare la dispersione scolastica e a favorire l’inclusione, anche nell’ottica di accogliere i bisogni emergenti di una nuova generazione attraversata dai social media e da nuovi linguaggi (teatro, musica, danza, ecc.) per ritrovare un benessere individuale e collettivo, dentro e fuori dalla scuola.
“Inside-out. Star bene a scuola insieme” è infatti il titolo che reca quest’ultima edizione, in cui i docenti potranno confrontarsi con relatori d’eccezione, quali Luigi Ferrajoli, Roberto Mancini, Vanessa Roghi ed Eduardo Barberis, ma potranno altresì interagire e lavorare insieme nell’ambito dei diversi laboratori pomeridiani condotti da esperti formatori.
Per informazioni, cliccare qui
Organizzato dal Garante regionale, Giancarlo Giulianelli, si terrà il prossimo mese di settembre presso l’aula didattica dell’Università. Sarà articolato nei moduli fenomenologico, giuridico e psico – sociosanitario
Fissate le date per la sesta edizione del Corso di formazione per tutori volontari di minori stranieri non accompagnati, organizzata dal Garante regionale dei diritti, Giancarlo Giulianelli.
L’appuntamento è in agenda per il prossimo mese di settembre (8, 15 e 22) e sarà ospitato a Macerata. Nel complesso il corso, che si terrà presso l’aula didattica dell’Università (situata in Piazzale Luigi Bertelli), avrà una durata di 24 ore e sarà articolato nei moduli fenomenologico, giuridico e psico – sociosanitario.
Al termine, chi garantirà una presenza non inferiore al 75% delle ore di formazione previste, sarà sottoposto ad una valutazione finalizzata ad accertare l’apprendimento delle competenze di base e una volta superata la prova si passerà, previa conferma della disponibilità personale, all’iscrizione nell’elenco dei tutori volontari presso il Tribunale per i minorenni delle Marche.
Attraverso il bando con procedura a sportello aperto, si potrà continuare a far pervenire le adesioni in qualsiasi momento, avendo così la possibilità di partecipare all’edizione prevista per il 2024
Gli stranieri, i migranti: chi sono, da dove arrivano, dove pensavano di andare, perché sono arrivati qui? Questa è la storia di un giro intorno al mondo fatto davvero, che comincia da San Salvario, a Torino, e porta nelle case delle famiglie d'origine delle tante persone che si sono trasferite a vivere nei nostri quartieri da paesi lontani, per i motivi più diversi. Per conoscerci, per capire, per incontrarsi.
Giulia Vola (1981) giornalista, ha scritto per quotidiani e settimanali italiani e stranieri. Autrice teatrale, ha portato in scena gli spettacoli: "L'Ikea vende più della Bibbia" e "Fallisci e sei morto". Pubblica il suo romanzo d’esordio per i tipi di Acquario Libri, casa editrice fondata da Anna Foà, alle spalle una lunga esperienza editoriale legata a suo padre Luciano fondatore dell’Adephi, e da Marco Sodano, giornalista de La Stampa. Anche la storia della casa editrice è interessante.
Ne parlerà insieme a Stefania Monteverde, direttrice del festival "Giù la piazza". Si sono incontrate al Salone Internazionale del Libro a Torino edizione 2023, è nato uno scambio che ha portato qui a Treia Giulia Vola e la sua bellissima storia. Una storia da raccontare insieme agli amici e alle amiche di Refugees Welcome Italia - Macerata, sempre ricchi di storie d'amicizia con tutti i paesi del mondo.
(Dalla pagina FB "Giù la piazza festival")
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Per conoscere e prendere coscienza di quello che accade alle nostre frontiere, da venerdì 1 a domenica 3 settembre a Fermo, nel Cortile dei Clareni a Capodarco e nel Chiostro dei Carmelitani, si terrà “Smash The Border. Festival per la libertà di movimento”.
Attraverso dibattiti con professionisti nazionali, proiezioni e fotografia parleremo di rotte balcaniche, di Mediterraneo, di regime europeo di frontiera, di come le persone si riappropriano della libertà di movimento e di molto altro.
Venerdì e sabato, inoltre, sarà possibile gustare i piatti di Khadija Gastronomia e tutte le serate saranno animate da musica: venerdì dj set di Los Noventas (Internazionale Trash Ribelle), sabato dj set di Lavalamp e domenica live di Hiroshi (tutto ad ingresso gratuito).
Il festival è reso possibile grazie al supporto del Comune di Fermo e dei Progetti SAI di Fermo, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio della cooperativa Nuova Ricerca Agenzia Res, ed è organizzato da Sara Marilungo in collaborazione con il Circolo del Cinema Metropolis.
“Smash The Border” nasce dall’esigenza fortemente sentita, in un momento storico come quello che stiamo attraversando, di creare uno spazio in cui poter approfondire i temi legati alle migrazioni, per informarsi, confrontarsi e trovare insieme alternative all’attacco posto alla libertà di movimento, vale a dire la possibilità di muoversi liberamente attraverso le frontiere senza essere considerati illegali e senza dover intraprendere percorsi estremamente pericolosi che mettono a rischio la proprio vita.
(da pagina FB "Era domani - Rifugiati in famiglia")
Dalla newsletter di PartecipAzione di Intersos
Siamo lieti di presentarvi questa interessante opportunità offerta da REFUGEE RESTART, incubatore 100% online di talenti e nuove imprese per rifugiati e migranti.
La Call è rivolta a persone con background migratorio che desiderano:
trasformare un’idea di business in attività imprenditoriale,
rivedere la strategia alla base della propria startup,
avviare un’attività autonoma.
I candidati selezionati avranno accesso gratuito a un programma specialistico pensato per superare le barriere principali da affrontare quando si avvia un business o un’attività autonoma in un nuovo Paese.
Il Pragramma:
100% ONLINE: contenuti video/testo accessibili ovunque, a qualsiasi ora;
SCELTA LINGUA: contenuti in lingua italiana e inglese, con sottotitoli in altre lingue;
MENTORSHIP PERSONALIZZATA: supporto specialistico in base alle esigenze dei partecipanti;
ACCESSO AL FINANZIAMENTO: alfabetizzazione finanziaria, redazione dei documenti ufficiali, presentazione a finanziatori e investitori, assistenza in fase di avvio dell’impresa
PROGRAMMA DI FAMILY BRANDING: supporto di marketing nella fase di lancio della nuova impresa
La CALL #REFUGEERESTART 2023 è aperta ed è possibile presentare la propria idea fino al 31 agosto 2023 attraverso il modulo di candidatura presente sul sito.
REFUGEE RESTART è una startup innovativa fondata nel 2021 che ha già attratto partner di valore come ENTOPAN INNOVATION, FONDAZIONE YUNUS-GRAMEEN ITALIA, GRAMEEN CREATIVE LAB e BEHAVIOUR & BRAIN LAB di IULM; inoltre, si è classificata tra le 20 migliori startup dell’anno al GoBeyond 2022 di Sisal su oltre 350 candidati.
La mission di REFUGEE RESTART è quella di rendere accessibile l'educazione all'imprenditorialità e creare opportunità economiche per tutti, indipendentemente dal background socioeconomico; in questo modo intende partecipare al raggiungimento del SDG n.8 dell’Agenda 2030.
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CUP: B79F18001310007