C'è anche un giocatore marchigiano ai Mondiali di calcio maschili in corso in queste settimane in Qatar. Walid Cheddira, infatti, è nato a Loreto nel 1998 da genitori marocchini. Seguendo le orme del padre Aziz, con un passato da giocatore dilettante, Walid Cheddira è cresciuto calcisticamente nelle squadre marchigiane, prima nel Loreto e poi nella Sangiustese.
Dopo alcune peregrinazioni in serie C, esplode tra le fila del Bari: 6 gol e 3 assist in 34 presenze nel campionato di serie C 2021/22; 9 gol e 5 assist in 12 partite nella serie B 2022/23, cui si aggiungono 5 gol in 3 partite in Coppa Italia. Queste performance gli valgono la convocazione in nazionale - coerente con la linea tenuta dalla Federazione marocchina, volta a valorizzare anche i talenti della diaspora - al punto che il Marocco è la squadra del Mondiale con più giocatori nati all'estero: ci azzardiamo a dire che si tratta della "nuova normalità" in un mondo di migrazioni e identità multiple.
Così, Walid Cheddira esordisce nelle amichevoli contro Cile e Paraguay a settembre 2022 e infine ai Mondiali, da subentrato, contro la Spagna il 6 dicembre (ottavi di finale) e contro il Portogallo il 10 dicembre (quarti di finale). Purtroppo la doppia ammonizione rimediata nei minuti finali della partita contro i lusitani gli impedirà di prendere parte alla semifinale contro la Francia.
Alto l'entusiasmo della famiglia, della comunità marocchina marchigiana, ma di tutto il territorio, che festeggia con orgoglio il concittadino salito all'onore delle cronache. Lo testimoniano tante piccole storie - dalla pizzeria di Porto Recanati che dedica al giocatore una pizza, ai ricordi positivi di chi lo ha visto crescere calcisticamente, ai saluti dell'Amministrazione comunale lauretana sui social media.
Ci uniamo alla gioia della madre Amal, del padre Aziz e del fratello Mohamed, che sembra voler seguire le orme di Walid, con l'augurio di vederlo giocare con la maglia dei Leoni dell'Atlante domenica 18 dicembre alle 16: vorrebbe dire finale.
Statistiche sul giocatore da Transfermarkt qui e Wikipedia qui
Intervista a Walid Cheddira su vivereMarche qui